Per essere un giudizio emesso con rito abbreviato ne hanno impiegato di tempo i giudici di Palermo a condannare Ciancimino Junior. Che non fosse ‘normale’ per il figlio di un boss la detenzione di esplosivo in casa propria lo avevamo detto da subito, ma sono passati oltre due anni prima che la magistratura lo giudicasse. Intanto notiamo il silenzio dei vari Santoro, Ruotolo e Ingroia che fecero di Ciancimino un’icona antimafia. Preferiscono evidentemente evitare l’ennesima figuraccia. In ogni caso non ci resta che osservare che per il sistema giustizia italiano anche i tempi di giudizio sembrano essere ancora una volta ad personam.
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