“Abbiamo fatto bene sin qui a non impiegare in Ucraina militari sul terreno. Qualcuno lo invocava, a volte la Francia ha fatto delle fughe in avanti, ma non c’erano le condizioni. Se la nuova stagione internazionale che sta aprendo il 2025 prenderà corpo, noi siamo favorevoli a una presenza di pace e di garanzia anche dei militari italiani. Come si fa la politica di pace e di sicurezza se non si aiutano anche militarmente i popoli che sono aggrediti? Noi potremmo fare tutte le discussioni del mondo sulla storia. La presenza dei russi in Ucraina è plurisecolare, dai tempi degli Zar, e non parliamo poi dei tempi di Stalin. Poi l’Ucraina si è integrata con l’Unione Sovietica, di cui non avvertiamo nessuna nostalgia, tanto che Krusciov, che comandava l’Unione Sovietica, era ucraino. Non possiamo certo riproporre quel modello che si è frantumato per fortuna alla fine degli anni Ottanta con il crollo del muro di Berlino e con la fine dell’Unione Sovietica. Questa crisi e questa aggressione sono figlie della pulsione che i popoli russi hanno avuto verso l’Ucraina per ragioni forse anche ancestrali. Noi oggi difendiamo l’Ucraina, la sua storia e la sua libertà”. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo in Aula in occasione dell’informativa al Senato del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all’Ucraina.
Roma 21 gennaio 2025