“Voglio rivendicare un emendamento preventivo che ho fatto a questo decreto e, in particolare, all’articolo 8 del provvedimento, contro il quale mi sono pubblicamente battuto con interviste e dichiarazioni e che oggi non c’è più. Quell’articolo attribuiva ulteriori poteri di impulso alla Procura nazionale antimafia. Peraltro lo faceva con una stesura ambigua, in base alla quale qualsiasi reato commesso attraverso uno strumento elettronico sarebbe stato di competenza dell’Antimafia, come, ad esempio, un’estorsione fatta attraverso whatsapp. Nei giorni scorsi si è discusso giustamente del satellite di Musk. Ma mentre noi ci preoccupiamo di quello che può accadere col satellite, sono scomparsi dalle cronache lo scandalo della Banca Intesa di Bisceglie e quello di Milano. E la stessa Procura Antimafia che chiede più poteri deve ancora rendere conto all’Italia dello scandalo Striano. Uno scandalo enorme, con un signore della Guardia di Finanza che, quando era procuratore nazionale antimafia De Raho, si impossessava di migliaia di file. Quindi io rivendico l’emendamento preventivo di cui sono stato promotore per cancellare l’articolo 8. E vorrei ricordare al Procuratore nazionale antimafia che deve combattere la mafia, non scrivere i decreti del governo”. Lo ha detto intervenendo in Aula il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Roma 14 gennaio 2025