Trascurando le polemiche bibliografiche, guardiamo alla concretezza dei fatti. Nessuno nel nostro partito, nel governo o in Parlamento, può negare che le norme sulla casa devono essere completamente riscritte. Così come sono, risultano irricevibili. Ciò non vuol dire invocare lo sfascio ma, armarti di pazienza, provvedere a presentare emendamenti a tutela soprattutto della prima abitazione. Ed è quello che farò sperando anche che su questo ci si confronti in normali riunioni e non solo attraverso agenzie, libri o enciclopedie. Piedi per terra, realismo e serietà. Anzi credo che si dovrebbero convocare normali riunioni, aperte agli interessati, per discutere del merito delle vicende con proposte realistiche. Questo deve essere fatto con immediatezza e comunque per quanto mi riguarda avanzerò proposte nella speranza che ci siano luoghi di partito dove confortarsi. Altrimenti, come si suol dire, ci vedremo in Parlamento.
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