“Lo scorso 2 dicembre, il programma ‘Striscia la notizia’, in seguito all’annuncio dei cantanti in gara al prossimo Festival di Sanremo, ha richiamato l’attenzione sulla presenza di alcuni rapper-trapper, tra i quali Emis Killa, Fedez, Tony Effe e Guè Pequeno, i cui nomi emergono anche nelle carte dell’inchiesta sulle infiltrazioni della ’ndrangheta nelle curve dello stadio San Siro. I 4 cantanti, sebbene non indagati, secondo il programma sarebbero tutti amici di Luca Lucci, con cui ci sarebbe un rapporto alcune volte anche di affari. In particolare, sempre stando al servizio televisivo, Emis Killa è titolare di un Barber Shop della catena di Lucci, ha fatto dei concerti per la società della moglie di Lucci e di Norrito, l’altro ultrà coinvolto, e varie foto lo vedono insieme a Lucci e ad altri personaggi come Alex Cologno, che aveva i contatti con persone vicine alla ’Ndrangheta. Anche Fedez ha fatto dei concerti per la società della moglie di Lucci e i due erano amici. Sempre nelle carte delle indagini figurerebbero poi Guè Pequeno e Tony Effe in relazione all’attività di Lucci nella promozione musicale. Desta molta perplessità l’esibizione di questi rapper nell’ambito della manifestazione canora più importante, dal momento che rappresentano l’antitesi della cultura popolare che caratterizza Sanremo. Ho perciò presentato due interrogazioni, una al Ministro della Cultura e l’altra ai vertici Rai, per sapere quali siano le valutazioni riguardo alla scelta di alcuni cantanti e in che modo intendano tutelare il patrimonio artistico italiano, evitando che la selezione degli artisti sconfini nella scelta di modelli di dubbia reputazione”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Roma 18 dicembre 2024