“Siamo alla resa dei conti nel Pd, tra le pretese di De Luca stile Maduro, ovvero l’illusione di essere boss a vita, e la contrarietà della Schlein, che ha ordinato lo stop ai giochetti da leguleio ‘pro domo sua’ di De Luca. Ragione in più per liberare la Campania dalla faida in corso nel Pd. De Luca pensa a mandati infiniti, pronto a tonnellate di fritture ‘attira popolo’. A colpi di cavilli, si illude di rimanere Presidente ed è pronto ad abolire anche l’elezione diretta del Presidente della Regione, cancellando la democrazia diretta e tornando ai giochi di Palazzo, funzionali alla sua spregiudicatezza. De Luca, infatti, vorrebbe aggirare le regole e si atteggia ad ‘azzeccagarbugli’. A distanza di venti anni, vuole approvare il recepimento di una legge del 2004, ma in Campania questo adempimento è già avvenuto con la legge regionale 4 del 2009. Fu il Presidente Bassolino a proporre al Consiglio regionale, che la approvò, la norma che stabiliva il recepimento di tutte le norme compatibili con la presente legge. Secondo una lettura costituzionalmente orientata della disposizione in esame, il rinvio operato dalla legge regionale consente l’applicazione del principio di cui all’art. 2, c. 1, lett. f), l. n. 165/2004, disposizione vigente in materia. Quindi il recepimento della normativa del 2004 è avvenuta nel 2009. Riproporla a distanza di 20 anni è solo un inganno per conservare sé stesso”.
Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia al Senato e alla Camera, Maurizio Gasparri e Paolo Barelli
Roma 1 novembre 2024