“Ho presentato un esposto alla Corte dei Conti per approfondire se l’accordo sottoscritto dal Movimento 5 Stelle sul compenso di 300 mila euro l’anno a Grillo, per non si sa quali prestazioni, risulti in linea con il corretto impiego del denaro pubblico. Infatti, ci chiediamo da tempo a quale titolo venivano dati questi soldi a Grillo. Soldi, peraltro, che sembrano provenire dai gruppi parlamentari e, quindi, dalle tasche dei cittadini. Conte apre gli occhi solo ora e decide di interrompere il contratto al fondatore e fruitore Beppe Grillo. ‘Tutto è bene quel che finisce bene’. Tranne per i grillini che ormai si portano dietro la responsabilità delle loro azioni a cui, nel caso, dovranno rispondere. Il movimento che doveva aprire come una scatoletta di tonno qualsiasi assemblea democratica, sembra essere finito a suon di ‘Vaffa’. A forza di inneggiare alla rivoluzione morale, gli improvvisati nemici del Palazzo sono finiti per ripregarsi su sé stessi. D’altronde i grillini sono fatti così”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri
Roma 25 ottobre 2024