“Non c’è bisogno di esprimere solidarietà alla Presidente della Commissione antimafia, Chiara Colosimo, che conosco fin dalle sue giovanili e coraggiose battaglie per la verità e per la libertà. Sta conducendo con coraggio la Commissione antimafia e sta cercando di fare luce su tante vicende italiane. Fondamentali alcune audizioni dei familiari di Borsellino, dell’avvocato Trizzino e di altri, per andare nella direzione giusta. Qualcuno muove altri per una polemica che probabilmente avrebbe difficoltà ad affrontare a viso aperto. In una nota diffusa oggi abbiamo ricordato alcuni protagonisti della inchiesta mafia-appalti, la cui posizione fu archiviata anche con firme di chi oggi si erge a vittima. Dire che l’inchiesta non era stata archiviata non è una affermazione corretta. Perché ne furono archiviate parti essenziali. E ricordiamo alcuni nomi che abbiamo già citato oggi: il geometra Giuseppe Lipari, l’imprenditore Filippo Salamone, l’imprenditore e sospettato mafioso Antonino Buscemi. Le ulteriori affermazioni non faranno deviare l’attività della Commissione antimafia che dovrà occuparsene a fondo, soprattutto sulla vicenda della inchiesta mafia-appalti e delle omissioni dei primi anni ‘90. Proprio per il rispetto che si deve alla memoria di eroi dell’antimafia, come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, che in vita furono purtroppo molto osteggiati anche da alcuni che poi li hanno lodati solo dopo le stragi del 1992. Mentre chi li cita oggi avrebbe potuto sostenerli nella loro coraggiosa azione a Palermo e ovunque si siano impegnati”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, membro della Commissione Antimafia
Roma 24 ottobre 2024