“Voglio esprimere, una volta di più, vicinanza alla famiglia Borsellino e a Lucia Borsellino, che oggi con delle dichiarazioni ricorda la solitudine di suo padre Paolo Borsellino, che si sentiva tradito da qualcuno in Procura. Abbiamo studiato quelle vicende. E ricordo come il dottore Borsellino si recò presso una caserma dei carabinieri per parlare con Mori e De Donno dell’inchiesta mafia-appalti. Evidentemente non si fidava della Procura. Ed aveva ragione. Oggi ci sono magistrati sotto indagine. A Caltanissetta, in particolare, Natoli e Pignatone. Oggi ci sono ex magistrati coinvolti da notizie tratte da intercettazioni. Oggi ci sono ancora ombre che rendono poco limpido l’orizzonte di una vicenda che deve essere chiarita definitivamente. Borsellino fu stroncato dalla mafia per l’inchiesta mafia-appalti e parte di quell’inchiesta fu archiviata nell’agosto del ‘92, a pochi giorni dalla strage di Via D’Amelio. La parziale archiviazione era stata preparata già prima da alcuni e per molti Borsellino non era stato informato. Oggi qualcuno vuole attribuire a Borsellino una consapevolezza costruita a posteriori quasi per una sorta di autoassoluzione. Noi conosciamo la verità. Abbiamo visto i nomi di chi ha firmato determinate carte. E sappiamo perché Borsellino non si sentiva sicuro all’interno di quel Palazzo di giustizia. La verità dovrà emergere. E mi auguro che anche l’inchiesta di Caltanissetta ed altre vicende di questi giorni ci consentano di riscrivere l’elenco dei buoni e dei cattivi. Quello dei buoni è guidato da Borsellino e Falcone, ma ne fanno parte anche persone come Mori e De Donno. Quello dei cattivi ha molti protagonisti in lista d’attesa”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri
Roma 15 ottobre 2024