“Leggiamo stupefatti che Cafiero De Raho, deputato grillino e ancora vice presidente della Commissione antimafia, detta a mezzo stampa la lista di chi non deve essere sentito dalla commissione. Parla in particolare del noto Striano, accusato di colpe gravissime, che operò presso la procura di Reggio Calabria quando la dirigeva Cafiero De Raho e poi presso la Procura Nazionale Antimafia, quando lo stesso Cafiero ne era il numero uno. Abbiamo denunciato più volte questo colossale conflitto di interessi. Cafiero De Raho, come vice presidente dell’Antimafia, partecipa alle attività della Commissione, ha accesso a documenti riservati, incide sul calendario dei lavori. Ma la Commissione si deve occupare anche della vicenda della Procura Antimafia nella fase in cui lui la dirigeva e firmava note di plauso per Striano. Ci sono evidenti colpe, quanto meno ‘in vigilando’. E invece in modo temerario il deputato grillino, a mezzo stampa, con avviso pubblico, interferisce e dice che la commissione non deve ascoltare Striano, che tanto si avvarrebbe della facoltà di non rispondere. Sembra quasi evocare, consigliare e suggerire questa scelta. Manda il suo pizzino al suo ex collaboratore. Una condotta inaudita che segnaliamo pubblicamente anche ai presidenti di Senato e Camera, per porre fine a un conflitto di interessi che non intendiamo più subire. Questa pubblica affermazione di Cafiero è inquietante e denota una spregiudicatezza, mista ad arroganza, che andrebbe valutata in ogni sede competente. Noi vogliamo la verità sullo scandalo Striano-Procura antimafia. Andremo fino in fondo e rileviamo che la tendenza a minimizzare uno scandalo enorme da parte delle varie sinistre ha un suo chiaro significato. C’è chi tifa Striano, le cui illegalità sono finite su giornali amici, e chi, come noi, tutela la legalità”.
Lo dichiarano il Vicepresidente della Commissione Antimafia di Forza Italia, Mauro D’Attis, il Capogruppo in Commissione Antimafia di Forza Italia, Pietro Pittalis, ed i membri della Commissione Antimafia di Forza Italia, Maurizio Gasparri, Pierantonio Zanettin e Chiara Tenerini
Roma 20 settembre 2024