“Serve fare chiarezza su una vicenda di alcuni anni fa che continua a far discutere. Giustamente, nei giorni scorsi, il ministro Nordio è tornato su una inquietante vicenda che vede protagonista Pignatone. Andando a cena con l’allora magistrato Palamara, che veniva intercettato dalla procura di Perugia attraverso il sistema trojan, ebbe la fortuna che quella cena non venne sottoposta a intercettazioni, perché, quel giorno, quell’attività di controllo venne misteriosamente sospesa. Chi bloccò il meccanismo sapeva che Palamara sarebbe andato a cena con Pignatone? Si voleva salvaguardare l’allora procuratore della Repubblica di Roma, attualmente indagato in Sicilia con la grave accusa di avere favorito interessi mafiosi? Sulla questione è stato interpellato, più volte, anche in sedi istituzionali, l’attuale procuratore della Repubblica di Perugia, Cantone. Che non è stato a mio avviso sufficientemente preciso. Ha parlato di ‘sprogrammazione’ delle intercettazioni, ma nessuno poi ha svolto controlli adeguati. Né a Perugia né presso la procura di Napoli, che si occupò di questa vicenda del trojan. E il Gico Gdf che potrebbe dirci ? Ma Palamara, Cantone, Pignatone, sono tutti, per fortuna, vivi e in vario modo attivi. Nordio è stato molto chiaro nel richiamare questa vicenda ed è persona precisa, credibile, autorevole e attenta. Riporterò la questione in Parlamento con gli strumenti possibili. Perché l’autonomia della magistratura non può essere portata all’estreme conseguenze. Un cittadino indagato viene scannerizzato, intercettato, controllato in mille modi. Se poi, invece, ti chiami Pignatone e vai a cena con un tuo allora collega sottoposto a intercettazioni con il trojan, improvvisamente l’attività di controllo viene sospesa, o ‘sprogrammata’ come, con un brutto termine, ha detto Cantone. Ma chi volete prendere in giro? Cantone non potrà sfuggire né a questa vicenda, né a quella della super Procura Antimafia, che dorme, ma che noi riporteremo al centro dell’attenzione, nei prossimi giorni, nella Commissione Antimafia. Cantone non potrà restare per sempre in un cantone”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, componente della Commissione Antimafia
Roma 17 agosto 2024