“Non va sottovalutato quanto è accaduto nei giorni scorsi. ‘Il Messaggero’, importante quotidiano della Capitale, non è andato in edicola a causa di malfunzionamenti della società Fastweb. Questo gruppo è stato acquistato tempo fa da una società svizzera. Le autorità di garanzia devono fare le loro valutazioni prima di autorizzare la vendita di Vodafone Italia attuata da Fastweb a sua volta controllata da Swisscom. Facciamo presente che Swisscom è un operatore di uno Stato che non fa parte dell’Unione Europea e quindi la vigilanza deve essere ancora più attenta per gli aspetti giuridici, che ovviamente non sfuggiranno né all’Antitrust né all’Agcom. Un problema serio è quello delle garanzie di funzionamento tecnologico. È evidente che un gruppo importante deve garantire la continuità delle proprie strutture, per evitare quello che è successo all’incolpevole ‘Messaggero’, danneggiato dalla inefficienza di Fastweb. In questa fase a livello internazionale si fa molta attenzione all’introduzione di tecnologie cinesi, come quelle di ZTE e di Huawei, guardando alle scelte dei principali operatori delle telecomunicazioni. Pertanto non fare una verifica attenta in sede di autorizzazione della vendita di Vodafone a Fastweb, controllata da Swisscom, sarebbe un grave errore. Vanno imposte chiare condizioni accessorie, per poter garantire la continuità di funzionamento. Bisogna anche evitare che la colonizzazione tecnologica si estenda. Non si può essere attenti nei confronti di società italiane e distratti nei confronti di chi opera in Italia ed ha proprietà collocate altrove. Quanto è successo al ‘Messaggero’ deve rappresentare un allarme per tutte le autorità. È inutile altrimenti creare autorità per la cybersicurezza e moltiplicare gli organismi di garanzia se poi non si interviene in via preventiva con chiarezza. Anche il governo, sono certo, eserciterà il suo massimo controllo”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri
Roma 16 agosto 2024