“Il partito democratico confonde un attacco in verità mai rivolto al ruolo istituzionale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione con il mettere in discussione, criticandolo anche aspramente, il comportamento del suo Presidente nella gestione dell’Ente. È stato il Governo stesso ad aver accertato, mettendolo nero su bianco, come sussistano ‘evidenti documentate violazioni di legge’ nella gestione dell’Anac da parte del suo Presidente, quali la scarsa trasparenza delle decisioni assunte dalla governance a seguito della tardiva se non omessa pubblicazione dei verbali del Consiglio, le assunzioni disposte in assenza di un una reale analisi preliminare dei fabbisogni, l’assenza di procedure comparative pubbliche per l’attribuzione dell’incarico di Segretario Generale dell’Autorità, l’omesso avvio di procedure concorsuali pubbliche per il ricambio della classe dirigente dell’Autorità.
Quale ultimo elemento a conferma della inefficiente gestione del vertice dell’Anac, va evidenziata l’esistenza di un rilevante contenzioso che su diversi argomenti i lavoratori dell’Anac sono stati costretti ad avviare negli ultimi tre anni a causa della colpevole inerzia dell’Amministrazione.
È del tutto evidente, quindi, che il rafforzamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, centrale nel processo di digitalizzazione degli appalti nell’attuale delicatissima fase di avvio delle disposizioni del nuovo Codice dei contratti pubblici, non può che passare da nuovi assetti di vertice”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri
Roma 26 luglio 2024