“Le politiche sull’immigrazione sono legate anche ai temi del lavoro, della casa, dell’assistenza sanitaria. Non si possono far venire le persone per poi mandarle a Latina a morire nei campi. La politica immigrazionista portata alle estreme conseguenze può determinare forme di sfruttamento inaccettabili. Per questo il governo di centrodestra, nei suoi primi atti, ha previsto una programmazione di flussi per tre anni di 440.000 persone, che sono più o meno la popolazione del Molise. Solo così si può dare loro la possibilità di un impiego corretto, con dei contributi per l’assistenza. Il piano Mattei rientra in questo quadro e punta a dialogare con i paesi africani, frenare gli sbarchi, stroncare l’attività dei trafficanti e fare anche politiche di formazione. Perché in Italia serve lavoro ma non solo manovalanza generica. Spesso le aziende non trovano operai specializzati. Sicuramente è sbagliata la politica della demagogia che vuole far entrare tutti. Abbiamo visto il caso Soumahoro, non indagato ma la sua famiglia si. E non si può dimenticare che oltre agli immigrati virtuosi ci sono quelli che hanno organizzato loro stessi il caporalato, lo sfruttamento, aggiungendosi ai camorristi e ai delinquenti italiani. Per non parlare di quelli che uccidono la figlia perché rifiuta un matrimonio combinato. Integrazione vuol dire anche rispetto della nostra Costituzione, con i diritti dei bambini e delle donne che sono intangibili”.
Così a Agorà, su Rai Tre, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Roma 24 luglio 2024