“Nel mio ufficio in Senato ho un libro sulla storia dell’Ucraina da cui si evince che da secoli, purtroppo, in quei territori ci sono le guerre. Addirittura il conte di Cavour mandò i bersaglieri del Regno di Sardegna, nella metà del 1800, per partecipare alla guerra di Crimea. Ma prima o poi qualcuno dovrà sedersi intorno ad un tavolo per instaurare un dialogo”, così a Tagadà, su La7, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. “La conferenza che si è svolta con decine e decine di Paesi in Svizzera ha dato un segnale importante con la consapevolezza che non può esserci una guerra infinita. Noi ci auguriamo che ci sia prima o poi un negoziato vero e proprio, ma ci vorrà tempo. Se la Crimea era oggetto di guerre nella metà del 1800 e lo è ancora nel 2024 vuol dire che probabilmente i russi rinunceranno difficilmente a quel territorio. Noi abbiamo regolato in maniera pacifica, dopo la seconda guerra mondiale, il problema delle aree di confine. La provincia di Bolzano che fa parte dell’Italia, ad esempio, ha dei diritti e delle prerogative particolari. Quindi una regolamentazione che riguardi i diritti di alcune componenti etniche va trovata anche lì”.
Roma 17 giugno 2024