Nel corso dell’audizione della Presidente Soldi, in Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai, il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, tra l’altro, ha dichiarato: “Voglio ringraziare la Presidente Soldi perché, a parte le sue valutazioni sull’opportunità di quanto è avvenuto in merito al caso Scurati e alla polemica che ne è conseguita, ha detto con chiarezza, creando qualche rammarico tra i colleghi della sinistra, che non ci sono stati interventi censori da parte dell’azienda. E ciò del resto è stato dimostrato dalla ricostruzione dei fatti, venuta dagli altri vertici della RAI e dall’analisi che noi abbiamo fatto, anche in riferimento alla comunicazione da parte della trasmissione ‘Chesarà…’ ai vertici della direzione approfondimenti, che Antonio Scurati sarebbe intervenuto a titolo gratuito, come si evince dalla definizione ‘tg’, appunto ‘titolo gratuito’, che si legge nelle comunicazioni dell’azienda. Censura vorrebbe dire cancellare la presenza di una persona, non abolire i 1800 euro per un minuto di intervento, che sono un’altra questione”, ha proseguito Gasparri. “La Rai può decidere chi vuole pagare e chi non vuole pagare, questo a me non interessa. Ma dalle comunicazioni della trasmissione ‘Chesarà…’, si rilevava chiaramente che l’intervento di Scurati, come quello di altri ospiti come Landini o Incoronata Boccia, sarebbe avvenuto a titolo gratuito. Questa comunicazione è stata mandata dalla trasmissione alla direzione approfondimenti nel pomeriggio del venerdì. Successivamente è stato mandato il comunicato stampa della trasmissione che annunciava la presenza di Scurati. Tale comunicato è stato puntualmente diffuso dalla direzione approfondimenti. Pertanto tutti in RAI sapevano che Scurati avrebbe partecipato alla trasmissione e chi ha affermato cose diverse ha detto il falso”. “Quindi ha ragione la Presidente Soldi – ha continuato il senatore – che ha detto che non c’è stata censura e secondo me ha totalmente torto chi parla, appunto, di una censura che non c’è stata. Poi possiamo discutere di 1800 euro al minuto, ma la libertà e l’antifascismo non valgono la misera cifra di 1800 euro al minuto. Si tratta di valori che non si svendono”. “La censura non c’è, le comunicazioni della trasmissione lo confermano, il comunicato stampa è stato diffuso dalla RAI, annunciando la presenza di Scurati, quindi non c’era nessun impedimento. Il fatto dei soldi è marginale. Per qualcuno forse alla difesa della libertà si dovrebbe applicare una tariffa”, ha concluso.
Roma 22 maggio 2024