“In data 15 novembre ho presentato insieme al Senatore Rosso un’interrogazione al Ministro della giustizia con la richiesta di verificare la sussistenza dell’elevato numero di istanze di punizione, prevalentemente per il reato di diffamazione, nei confronti del giornalista Sigfrido Ranucci e dei suoi collaboratori. L’interrogazione fu presentata perché Ranucci avrebbe sostenuto di non temere tali iniziative perché certo di autorevoli tutele di cui sarebbe beneficiario. Nella risposta all’interrogazione il Ministro Nordio ha affermato che ‘dal mese di gennaio 2021 ad oggi risultano iscritti nel registro delle notizie di reato 21 procedimenti penali nei confronti del giornalista Sigfrido Ranucci, come emerge dalla nota estesa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma’ e che ‘per la precisione, di questi 6 sono attualmente pendenti in fase di indagini preliminari, 2 sono stati trasferiti per competenza ad altri Uffici, tutti gli altri sono stati definiti con provvedimento di archiviazione’. Anche sul quotidiano ‘Il Fatto’ viene riportato che la mia affermazione fosse non veritiera. Tuttavia si rileva che, nel corso di un’audizione in Commissione Vigilanza RAI, il 7 novembre 2023, Ranucci avrebbe detto di avere ‘la fedina penale ancora pulita nonostante abbia affrontato 176 tra querele e richieste di risarcimento danni’. Oltre a considerare certamente veritiera per definizione la risposta del Ministro Nordio, basata su notizie della Procura della Repubblica di Roma, si ritiene che non ci possano essere denunce pendenti presso altre sedi giudiziarie, posto che la trasmissione Report va in onda da Roma e pertanto le vicende di rilevanza penale dovrebbero essere esaminate dalla Procura della Capitale. Muovendo dal presupposto che una persona conosciuta come Ranucci non può aver mentito dinanzi alla Commissione Vigilanza RAI, si può pensare che le fonti di informazione del Ministro potrebbero essere state imprecise. Per questo ho presentato un’ulteriore interrogazione per sapere se il Ministro della Giustizia ritenga fare ulteriori verifiche per chiarire se anche la definizione dei procedimenti possa aver determinato una parziale informazione da parte della Procura della Repubblica”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 6 maggio 2024