“In un vecchio cartone animato, i Flintstone, ad un certo punto Fred esclamava: ‘Wilma dammi la clava’. Ora potremmo dire a Wilma: ‘Dagli la paga’, riferendoci a vicende che ruotano intorno all’Usigrai. Il sindacato, un tempo unico, dei giornalisti del servizio pubblico deve ancora chiarire la vicenda dell’ammanco di 100mila euro. E quella di un possibile dipendente in nero che sarebbe una palese contraddizione per chi, come sindacato, dovrebbe tutelare il lavoro di tutti e non certamente sfruttare il lavoro in nero di altri. È vero che c’era questo dipendente in nero o no? Chiediamo una risposta pubblica ufficiale. È vero che c’era anche una certa Wilma, che veniva parzialmente pagata in nero dall’Usigrai? Siamo certi che non sia vero, ma vorremmo delle smentite. Anche perché gira voce di rimborsi spese impropri, di uso di risorse non rispondente alle regole e, addirittura, di un ammanco che potrebbe essere ben superiore ai 100mila euro di cui si è parlato. Pertanto gli iscritti dovrebbero chiedere chiarezza ai loro vertici. Di quello che un tempo era il sindacato unico, ma oggi deve adattarsi al pluralismo sindacale che finalmente con Unirai si é realizzato all’interno del servizio pubblico. Lo sciopero è un diritto da rispettare, non è un dovere da imporre. O pensano di fare i picchetti davanti alle sedi Rai o delle singole testate? Un po’ di democrazia ed un po’ di libertà. Chi vuole scioperare sciopera, chi non vuole scioperare non sciopera. Del resto difendere un privilegio é comprensibile. Ma l’azienda ha risposto con chiarezza. Tutti i dipendenti vanno trattati secondo criteri omogenei. Non è che quelli dell’Usigrai sono orwellianamente più uguali degli altri. Speriamo che domani sia una giornata di libertà per tutti. Per chi vuole scioperare anche per difendere una paghetta in più, per chi vuole lavorare per poter svolgere la propria funzione al servizio dei cittadini. Non c’è più lo stalinismo del sindacato unico, ma ci sono il pluralismo e la libertà”.
Lo dichiara il componente della commissione di vigilanza Maurizio Gasparri, senatore di forza Italia
Roma 5 maggio 2024