“Noi abbiamo affrontato il caso di Caivano, dove ora si stanno ricostruendo palestre e centri sportivi mentre prima non c’era nemmeno un elenco dei residenti nelle case popolari. C’erano le occupazioni e il racket degli alloggi gestito dalla Camorra. E’ dovuto andare lo Stato per sostituire la gestione regionale di De Luca che viene a fare i cortei a Roma contro l’autonomia ma non si è occupato di Caivano e non ha tenuto nemmeno l’elenco di quelli che abitano nelle case popolari. Tanti parlano ma non agiscono”. Così a Restart, su Rai 3, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, che poi ha proseguito: “Questo Governo è intervenuto per riaffermare la presenza dello Stato anche su alcuni temi, dalla scuola alla lotta alla droga fino al recupero delle periferie. I ragazzi devono andare a scuola, non devono sparare con un kalashnikov dal finestrino di una macchina. Ma bisogna anche evitare i cattivi maestri. A Sanremo c’è stato un personaggio, che ora è diventato tra i più quotati, un certo rapper che ha scritto canzoni con allusioni, ammiccamenti e arrendevolezze nei confronti del crimine. Quando si selezionano gli artisti, bisognerebbe stare più attenti. Io voglio ringraziare Don Coluccia, perché è un avvisatore di emergenze, richiama le istituzioni, la politica e l’informazione a seguire situazioni di cui tutti noi ci dovremmo occupare senza che lui debba andare a San Basilio a rischiare un’aggressione”, ha concluso.
Roma 30 aprile 2024