“Il vaniloquio di alcuni esponenti grillini non cancella il colossale conflitto d’interesse che grava su Cafiero De Raho, che ha fatto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria poi il procuratore nazionale antimafia e oggi il vicepresidente della Commissione antimafia in Parlamento, chiamata a fare delle verifiche sull’operato della Procura nazionale antimafia, proprio in relazione al periodo in cui l’ex magistrato la guidava. Oggi sono emersi altri fatti molto gravi e chiari. Il luogotenente della Guardia di finanzia Striano ha operato anche nell’ambito di processi gestiti dalla Procura di Reggio Calabria quando era guidata da Cafiero de Raho. Il quale ha più volte camminato in parallelo a Striano. Che, guarda caso, ha svolto un ruolo attivo in un importante processo che ha visto la Procura di Reggio Calabria protagonista. Striano ha testimoniato, ma Cafiero de Raho non pare non se lo ricordi. Poi Cafiero de Raho incrocia Striano alla Procura nazionale antimafia. E, come ha detto il procuratore aggiunto Laudati, Cafiero de Raho sarebbe stato informato sulle attività del personale applicato presso la Procura nazione antimafia, che accedeva alle cosiddette Sos, operazioni sospette. Oggi io ho posto il problema della incompatibilità di Cafiero de Raho che è rimasto in silenzio. Andrò avanti. Perché non si può sfuggire alle proprie responsabilità. E anche alla ricostruzione dei fatti che sono molto precisi. Gli incroci tra Cafiero de Raho e Striano ci sono, sia a Reggio Calabria che a Roma, e insisteremo. Il silenzio e l’imbarazzo di Cafiero de Raho sono evidenti. E anche alcuni suoi difensori sono privi di argomenti. Uscito dalla Commissione antimafia, da Bari parlerò della vicenda che vede protagonista Decaro e vittima la città di Bari”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 22 marzo 2024