“Non mi sono arreso assolutamente a nulla, Report e gli esponenti grillini continuano a dire menzogne. Ho fatto il contrario. Potevo dimettermi da quell’incarico privato prima che la questione fosse esaminata dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Al contrario ho sollecitato un giudizio della Giunta per verificare la compatibilità tra l’incarico di presidenza non operativa di una società e il mandato parlamentare. La Giunta, lo scorso 21 dicembre, a larghissima maggioranza e con ampie motivazioni, ha ribadito la compatibilità dei due incarichi e soltanto adesso, dopo questo giudizio, per mia libera scelta e per evitare astiose polemiche contro una società che opera legittimamente, ho lasciato questo incarico, peraltro non operativo. Cyberealm ha respinto le mie dimissioni, lo comunico al diffusore abituale di sciocchezze, con una bellissima lettera. Ma la decisione è mia. Quindi è esattamente il contrario di quanto dicono i bugiardi che anche per queste affermazioni saranno querelati, aggiungendo atti giudiziari ad atti giudiziari. Invece che dimettermi per evitare l’esame del caso, è stata sottoposta la vicenda alla Giunta e solo successivamente, per libera scelta, essendo la funzione assolutamente compatibile con il mandato parlamentare, ho preso le mie decisioni. Che non mi impediranno di dare buoni consigli a chiunque. Anche a Ranucci ad esempio di dimettersi. I bugiardi e i diffamatori restano tali e saranno perseguiti nelle sedi competenti. La mia linearità è chiara. C’è chi scappa dai tribunali, chi si fa proteggere dalle procure, chi abusa delle banche date pubbliche degli organi antimafia e chi, invece, si sottopone ai giudizi che gli danno ragione. I diffamatori invece vedranno darsi torto nelle sedi dove li ho denunciati”.
Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 6 marzo 2024