“La nostra posizione è molto chiara e il Segretario di Forza Italia Antonio Tajani l’ha ribadita in maniera netta. Forza Italia rappresenta, nel nostro Paese, quello che anche dopo le elezioni europee del 2024 sarà il primo gruppo parlamentare del nostro continente: il Partito Popolare Europeo. Ne facciamo parte da tempo, siamo una sua componente essenziale, Berlusconi ne è stato un grande protagonista e Tajani, da molto tempo, è vicepresidente del Ppe, dopo essere stato Commissario europeo e Vicepresidente e Presidente del Parlamento europeo. È nostra intenzione e nostro interesse aggregare il maggior numero di forze nell’alveo del Ppe e saremo presenti, come del resto facciamo anche alle elezioni nazionali, alle europee con il simbolo Forza Italia, con la dicitura Partito Popolare Europeo e con il nome di Berlusconi, come abbiamo ribadito anche in termini statutari nel nostro recente Consiglio nazionale, che ha eletto Antonio Tajani Segretario del movimento. È ovvio che a questa realtà moderata, saldamente ancorata nel centrodestra e favorevole, in Italia ed in Europa, a qualsiasi maggioranza alternativa alla sinistra che sia ispirata a principi liberali e democratici, si possano unire persone e movimenti. Non abbiamo le porte chiuse, ma non dobbiamo inseguire nessuno. Chi fosse interessato a confrontarsi con noi ed a candidarsi nelle nostre liste e sotto il nostro simbolo e con quello del Ppe sarà valutato con attenzione e rispetto. Peraltro alle europee, vige il sistema delle preferenze. Quindi ciascuno vale il peso democratico che riesce a raccogliere tra i cittadini. Rispetto per tutti, ma realismo. Non ci possono essere simboli innovativi, aggregazioni fantasiose, formule che peraltro sono state tentate, con scarso successo, da altri nelle ultime elezioni politiche (ci fu un’aggregazione di quattro movimenti che ha raccolto appena lo 0,9%). Pertanto invitiamo tutti a riflettere sul fallimento dei tanti tentativi di enunciare nuove forze moderate, evaporate per mancanza di consenso. Forza Italia nel Ppe c’è ed è un punto di riferimento importante. Ci conosciamo tutti, hanno i nostri numeri. Chi fosse interessato ci può trovare facilmente. Per quanto riguarda invece altri personaggi, che si danno confusamente da fare, dopo avere dilapidato un consenso del 40% e la Presidenza del Consiglio guidando la sinistra, e oggi arrancano nell’impossibilità di raggiungere la soglia del 4%, dopo aver visto fallire i connubi, come quello con Calenda, mi pare che l’avvenire sarà più generoso in termini di compensi per le conferenze in Arabia che in termini di consensi elettorali in Italia. Il giovane toscano lo sa”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 21 agosto 2023