“Vedo che continua a infuriare il dibattito intorno all’esibizione che Zuckerberg e Musk vorrebbero tenere in un luogo epico italiano che si richiami al passato. Voglio chiarire, in primo luogo, che non ho nulla contro i praticanti della MMA, una disciplina che, nel rispetto delle regole vigenti, può essere praticata da chiunque rispetti le regole e salvaguardi gli aspetti riguardanti la propria salute. Ben venga quindi la diffusione di questa disciplina che ha tanti praticanti. Io contesto l’arroganza di chi non paga le tasse, né in Italia né da altre parti, e si nasconde dietro ad una iniziativa apparentemente benefica. Intanto, anche se dessero 200 milioni di euro per ospedali l’evento causerebbe guadagni per i social, quindi a Zuckerberg ed a Musk, ben superiori alla cifra dell’eventuale beneficenza. Dopodiché faccio presente, a tutte le Istituzioni, dei dati di fatto. Mi risulta che l’Antitrust italiana ha intimato a Zuckerberg, proprietario di Meta, di fornire entro i primi di ottobre, credo che la data esatta sia il sei ottobre, tutti i dati riguardanti i propri ricavi ed i proprio guadagni in Italia, per poter decidere quali siano le cifre che debba versare agli autori del nostro Paese attraverso la Siae. Pare che Zuckerberg e Meta si siano rifiutati di fornire qualsiasi dato. Sarei lieto di una smentita basata su fatti e cifre. Anche perché se fornissero questi dati in Italia, lo dovrebbero fare anche in altri Paesi europei e si innescherebbe un circuito, per Zuckerberg, poco virtuoso, perché dovrebbe finalmente pagare per i diritti di ciò che usa attraverso i suoi strumenti social. Quindi abbiamo dei riferimenti ben precisi. L’Antitrust italiana ha indicato una data e ha chiesto a Zuckerberg dei dati. Poi devono essere girati alla Siae per i pagamenti che ammonteranno a decine e decine di milioni. Quindi c’è una via d’uscita molto semplice, sulla quale penso siano d’accordo anche Sgarbi e tutti coloro che plaudono a questo evento, compreso quelli che se ne contendono lo svolgimento per evidenti ragioni promozionali che ben comprendo: chiedere a Zuckerberg di fornire i dati, richiesti all’Antitrust italiana, prima di qualsiasi evento sportivo, benefico o di altra natura. Anche per Musk sicuramente ci sono aspetti connessi per altri social. È evidente che il governo, che è alla ricerca, giustamente, di proventi per finanziare politiche sociali e retributive, ha tutto l’interesse che dei ricconi paghino quello che devono. Sia per i diritti d’autore, sia come tasse. Zuckerberg non risponde alle autorità italiane. E se non risponde non può fare il gradasso. Io ho proposto per l’evento la location del PalaEur a Roma, assolutamente compatibile con la disciplina dell’MMA, che ha anche un altro vantaggio. Si trova a pochi metri di distanza dalla sede centrale della Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori. Zuckerberg potrebbe fare un bell’assegno, non di beneficenza, ma di pagamento dei diritti che non vuole pagare non rispondendo all’Antitrust. Questi che ho citato sono dei fatti, non letteratura. E sono certo che il governo ne terrà conto, nell’interesse delle Istituzioni italiane e del rispetto delle leggi. Altrimenti come si fa ad inseguire un evasore italiano se si lascia impunito lo Zuckerberg di turno? Io plaudo al progresso social. Ma anche all’equità fiscale”.
Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 12 agosto 2023