“Non credo servano nuove leggi, bisogna controllare l’uso o, meglio l’abuso, delle cosiddette SOS, segnalazione di operazione sospetta, e curare la ‘sindrome Striano’ che sta colpendo alcune Forze di Polizia ed in particolare una. Striano è Sottufficiale della Guardia di Finanza, protagonista della vicenda che ha investito ingiustamente il Ministro Crosetto. C’è un eccesso di accertamenti. C’è una facilità di circolazione di notizie. Che poi da alcuni uffici investigativi di primo piano arrivano ai giornali. Ci sono presenze ingombranti anche in Parlamento. Nei pressi di banche dati importanti. E di questo parleremo per capire se ci sono connessioni tra addetti alla sicurezza e programmi di informazione. Bisogna che si metta un po’ d’ordine. Anni fa io ho subito, per colpa del Generale Mango e dei suoi sottoposti, un’offensiva di questa natura. E c’è voluto tempo per dimostrare che avevo ragione io. Ma Mango ed i suoi sottoposti hanno agito in modo più che discutibile. E la ‘sindrome Striano’ la verifico anche in riferimento a un attivismo emendativo che spunta da alcune Forze di Polizia. Nelle settimane scorse sono dovuto intervenire più volte per mettere ordine in Parlamento, quando si è manifestato un attacco scomposto ad alcune banche dati. Chi deve sapere sa. Mi sono rivolto alle massime autorità della sicurezza per evitare che lotte intestine creino altra confusione. Ma mi chiedo: perché questa rincorsa ad alcune banche dati da parte di alcuni? E perché farlo con emendamenti molto tecnici di difficile ed immediata comprensione? Perché inserire la parolina scritta a penna in questo o in quell’emendamento? Ho evitato alcune degenerazioni. Nell’esercizio della mia libera attività parlamentare. Ma la ‘sindrome Striano’ è abbastanza diffusa in alcuni settori della sicurezza. Che io difendo. Soprattutto da se stessi. Perché non vorrei che un vento greco creasse troppe tempeste sui nostri mari”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 5 agosto 2023