“I gruppi parlamentari del Popolo della Libertà sono fortemente impegnati nel varo della legge che eviti il carcere in caso di condanna per diffamazione. Le iniziative che sono state assunte sia alla Camera e sia al Senato, pur riguardando una questione di carattere generale, hanno tenuto gran conto dell’ingiusta condanna subita dal direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti a 14 mesi di carcere. Il nostro impegno c’è stato già nel passato, ma in maniera più intensa siamo ritornati sulla questione non appena il problema si è posto. Alla Camera da tempo è in discussione un disegno di legge Costa-Pecorella, notoriamente contestato dalla sinistra, mentre al Senato è stato con rapidità presentato e messo in discussione un disegno di legge bipartisan a firma Chiti (Pd) – Gasparri (Pdl). Inoltre, visto che la proposta di legge al Senato appariva destinata ad un iter più rapido, si è deciso di comune intesa tra i gruppi di darle precedenza. Invece per il provvedimento alla Camera è stata ipotizzata la richiesta di una calendarizzazione in grado di favorire un rapido iter del disegno di legge Chiti-Gasparri, una volta approvato al Senato. Il problema è nato per colpa della sinistra. Sei senatori hanno ritirato la propria firma per procedere in sede deliberante in Commissione. Quindi il Pdl ha solo meriti, mentre le responsabilità sono tutte della sinistra. Quando si polemizza bisogna distinguere gli obiettivi della polemica. Tra l’altro al Senato proprio oggi si è chiesto, nonostante il rallentamento da parte della sinistra dei lavori in Commissione, di prevedere per la prossima settimana in ogni caso la discussione nell’Aula di Palazzo Madama del disegno di legge Chiti-Gasparri. Si tratta quindi di riconoscere da un lato a ciascuno i propri meriti e dall’altro di attribuire le giuste colpe a chi le ha. Una polemica generalizzata crea solo confusione oltre che apparire ingiusta”. Lo hanno dichiarato i presidenti del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri e del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.
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