“Ho ricevuto una risibile risposta a una mia interrogazione rivolta al Ministero della Giustizia. Ho chiesto notizie infatti sull’inerzia della Procura di Milano in riferimento alla rassegna ‘Wish for a baby’ che si è svolta nella città lombarda il 20 e il 21 maggio. A mio avviso questo evento ha costituito una pluriviolazione delle leggi vigenti in Italia dove i bambini non si comprano e il corpo delle donne non si affitta per mettere al mondo vite da vendere. Siccome l’evento apriva spazio a ipotesi di questa natura era a mio avviso dovuta, da parte della Procura della Repubblica, l’apertura di una inchiesta, alla luce del principio tante volte sbandierato, soprattutto da parte della Procura di Milano, dell’obbligatorietà dell’azione penale. I fatti erano apparsi sui giornali quindi erano di pubblico dominio. Non era necessaria un’interrogazione o una dichiarazione parlamentare. Il Ministero, citando atti tardivi della Procura della Repubblica, ne difende il parziale operato. A mio avviso sbagliando. La mia stima nei confronti del ministro Nordio è tale che gli consiglio di affidare ad altre persone la preparazione delle risposte alle interrogazioni. Non è certamente il Ministro che le redige e probabilmente gli uffici agiscono con un automatismo di difesa della Magistratura, dovuta al fatto che il Ministero della Giustizia, negli uffici apicali, è pieno di magistrati lì comandati. Il comportamento della Procura di Milano, in occasione di questo evento, è stato grave, censurabile e inerte. E ha tradito il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale. Del resto è stata, per anni, la Procura di Davigo, recentemente condannato in primo grado. Che cosa ci dovevamo aspettare? Riforma della giustizia subito per porre fine a questo sconcio”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato
Roma 23 giugno 2023