“L’intervento di ANM sulla polemica insorta a seguito della diffusione del documento redatto dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Reggio Emilia è fuorviante e oltraggioso. Fuorviante, poiché sposta l’attenzione dal suo reale significato, vale a dire il richiamo alla imparzialità della magistratura quale caposaldo della giustizia. Oltraggioso, laddove descrive l’iniziativa degli avvocati reggiani come una forma di delegittimazione della lotta alla criminalità organizzata che contribuisce ad affermare il fenomeno mafioso. Ebbene, tutto ciò è mosso dalla pretesa di negare il diritto/dovere di esprimere liberamente il proprio pensiero e di invocare il dovere della magistratura di compiere indagini in modo incondizionato ed ampio. Compito che, per quanto riferito da un magistrato dello stesso ufficio di quello che ha coordinato le indagini del processo Aemilia, il dott. Roberto Pennisi, potrebbe essere stato disatteso e che, era stato affidato a un magistrato che è diventato procuratore di Reggio Emilia mentre era il pubblico ministero del processo Aemilia, che è stato evocato nel sistema Palamara, che anni prima era uscito di ruolo per seguire l’attività politica del vice ministro Pinza del governo di centrosinistra, che è stato, infine, trasferito d’ufficio a seguito di esposto di alcuni suoi sostituti. Emergono in modo chiaro dubbi grandi di mancata indagine a sinistra come dichiarato da Pennisi. Palese verità se si pensa che a Reggio Emilia da oltre settant’anni governa in solitudine la sinistra”.
Lo dichiara il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI)
Roma 17 aprile 2023