“Sono lieto che il mio invito a valutare l’applicazione della legge che consente ai detenuti tossicodipendenti di scontare la loro pena in una comunità sta trovando ampio ascolto. Ma non serve una nuova legge. La norma c’è da decenni. E consente, per detenuti tossicodipendenti che abbiano subito condanne anche fino a un massimo di sei anni, di scontare agli arresti domiciliari presso una comunità la loro pena. Il problema è che si ricorre poco a questa misura alternativa. Non servono nuove leggi, basta applicare quelle che ci sono e mi auguro che al Ministero della Giustizia siano consapevoli delle norme vigenti. Niente liberi tutti. Ha ragione il sottosegretario Ostellari. Ma si possono avviare molti verso percorsi nelle comunità. C’è poi da fare qualche verifica su aspetti di dettaglio. Ad esempio, consentire che una persona possa andare anche in una diversa Regione da quella di residenza, se ritiene che una determinata comunità sia quella adatta. Bisogna migliorare i meccanismi di rimborsi erogati dalle Regioni alle comunità. Promuoverò una pubblica iniziativa su questo tema. Serve una forte volontà politica. Da parte del governo, da parte del Dap e da parte della Magistratura. Ma bisogna soprattutto sostenere le comunità terapeutiche. Perché se non si moltiplicano i luoghi qualificati ci sarà poco da fare. Le comunità sono state spesso ostacolate mentre vanno incoraggiate e sostenute. È lì che si può alimentare una speranza di recupero e di rinascita per chi vive una condizione difficile all’interno delle carceri”.
Così il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI)
Roma 14 marzo 2023