“Finira’ nel cestino il voluminoso Piano di Azione Nazionale sulle dipendenze, di ben 454 pagine (alla faccia della sintesi e del pragmatismo) che con molta fretta e pressione si è vanamente tentato di portare in Conferenza Stato Regioni dal Ministro Dadone, nel tentativo di farlo forzatamente approvare per imporre, prima dell’insediamento del nuovo Governo, vecchie logiche, prive di evidenze scientifiche”. Lo dichiarano Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi. “Un piano che contiene, per esempio – sottolineano Gasparri e Giovanardi – proposte come quelle delle ‘Camere del Buco’, dove poter iniettarsi e consumare sostanze invece che incrementare e supportare i veri percorsi di uscita dal tunnel della droga. Il piano – continuano Gasparri e Giovanardi – apre inoltre le porte alla legalizzazione della cannabis promuovendo inopportune sperimentazioni e, in ultima analisi, una speculazione che da più parti viene promossa e sostenuta per aprire un nuovo mercato, utilizzando come palese scusa e ‘cavallo di troia’ l’uso medico della cannabis. Argomento questo, peraltro, che dovrebbe essere di competenza del Ministero della Salute e non certo del Ministro Dadone che con un ‘debordo di competenza’ forza ancora una volta le cose per spingere sull’acceleratore della legalizzazione. Continueremo con gli operatori dei Sert, le Comunita’ Terapeutiche, le famiglie, la Scuola e il mondo dello Sport la nostra opera di prevenzione, di cura e recupero dei tossicodipendenti, schierandoci sempre dalla parte dei giovani e non di chi vuol favorire chi sta facendo investimenti di decine di milioni di euro per diffondere l’uso della droga” concludono Gasparri e Giovanardi.
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