Non servono patti del rigore tra tutti o riti propiziatori di grandi coalizioni, che piu’ che al bene comune puntano al vecchio rito di una poltrona per tutti.
Quello che vincola le forze politiche e’ il rispetto delle regole europee, dal Fiscal Compact alle altre intese ratificate dal nostro Parlamento. E’ questo il patto del rigore. Peraltro con la necessita’ che l’Europa tenga sempre aperto il proprio cantiere per correggere scelte che, spesso, si stanno rivelando dannose per la crescita, che tutti a parole invocano. Alle elezioni si deve arrivare con progetti alternativi su famiglia, lavoro, impresa, fisco e sicurezza. Senza confusioni
tra chi vuole la distruzione dell’industria e chi, come noi, sostiene la liberta’ dell’impresa. E chi sta alla finestra devescegliere, anche sulle questioni etiche. Ci vuole insomma chiarezza, insieme al necessario senso di responsabilita’. Per quanto attiene i membri del governo Monti, hanno tutto il diritto di fare quello che vogliono, ma se hanno intenzione di candidarsi lo dicano. Non si puo’ immaginare il sostegno del Pdl a chi, facendo peraltro spesso scelte errate, intende poi fare
concorrenza a chi lo ha votato in Parlamento. Se su cio’ non ci sara’ chiarezza, personalmente proporro’ di prendere subito le distanze dal governo. I suoi membri in attesa di cercare voti tra gli elettori, magari con le preferenze cosi’ vedremo chi li sceglie dovranno cercarsi altrove i voti in Parlamento.
GOVERNO: NO PATTI RIGORE.CHIAREZA MINISTRI CANDIDATI
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