Con il voto di oggi in Senato sul decreto sviluppo il Pdl ha votato tutti i provvedimenti del governo, quelli condivisi e quelli che lo erano di meno. Come
Parlamento abbiamo fatto la nostra parte. Evidentemente aveva ragione Berlusconi che le ragioni della crisi erano e sono da ricercarsi nei meccanismi di funzionamento dell’euro e della Banca Centrale europea. Siamo di fronte ad un bivio: o l’Europa cambia le sue regole e la Bce decide di sostenere l’euro, i
titoli pubblici dei Paesi europei, intervenendo in maniera piu’ decisa sui mercati, oppure si rimane nel tunnel. Tutto cio’ dimostra che le responsabilita’ per
quanto stava e sta accadendo non erano del governo precedente, ma la colpa e’ di un’Europa che deve cambiare strada. L’Italia ha un forte risparmio privato, ed un sistema produttivo ancora capace di essere protagonista sulle scene internazionali, ma evidentemente il nostro Paese deve battere i pugni sul tavolo. Infatti fino a quando la Germania, ed in particolare la sua Corte Costituzionale, non prendera’ decisioni le regole europee risulteranno insufficienti. E cosi’ anche le misure di sostegno non potranno essere attivate. Un atteggiamento arrogante che rischia di essere rovinoso sia per la Germania e sia per l’intera Europa.
CRISI: PARLAMENTO FA SUA PARTE MA PROBLEMA E’ IN UE
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