“Non abbiamo ancora capito quali siano le intenzioni rispetto al prodotto e all’organizzazione dell’azienda del nuovo Amministratore Delegato della Rai Fuortes. In queste ore ha svolto una lunga audizione in Commissione parlamentare di Vigilanza incentrata solo su una richiesta di mezzi economici. Ma vorremmo sapere sui contenuti in quale direzione intende far procedere l’attività del servizio pubblico radiotelevisivo. La richiesta di fondi tra l’altro ha giustamente suscitato una reazione del mondo dell’editoria. La Rai vorrebbe appropriarsi di mezzi e risorse che sono destinati alla tutela del pluralismo. E bene ha fatto il presidente della Fieg Riffeser a reagire duramente. La Rai deve utilizzare le risorse che ha e chiedere al governo interventi limitati riguardanti il canone, che però non prevedano aumenti a carico dei cittadini e che non prevedano il taglio delle risorse dedicate al pluralismo. E proprio sul pluralismo, per quanto riguarda le attività della Rai, non abbiamo avuto nessuna assicurazione. Anzi l’amministratore delegato ha confermato di voler accentrare poteri che dovrebbero essere delegati a uno o due direttori generali. Credo che sia urgente una ulteriore audizione dell’Amministratore Delegato della Rai, che ho già chiesto al Presidente Barachini. Nei prossimi giorni ribadiremo che l’editore del servizio pubblico radiotelevisivo è il Parlamento, come hanno affermato numerose sentenze della Corte Costituzionale, non il governo. Forse a Viale Mazzini qualcuno deve ancora approfondire il tema. La Commissione di Vigilanza è lì per questo. Per affermare i principi della democrazia, della tutela del pluralismo e del rispetto da parte del servizio pubblico Rai del Parlamento. La Rai non è una succursale del governo”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente della Commissione di vigilanza Rai
Roma 13 ottobre 2021