“La legge Zan è sbagliata negli articoli 1, 4 e 7. Bisogna sanzionare in maniera più severa gli atti di violenza, ma bisogna evitare con l’articolo 1 una rivoluzione antropologica che qualcuno vorrebbe imporre senza nemmeno una discussione in Commissione e in Aula. Le osservazioni che giungono dal Vaticano sono un ulteriore motivo di riflessione. Ma abbiamo chiesto la revisione di alcuni punti della legge a prescindere da queste pur rilevanti osservazioni. Non si dica quindi che ora la discussione si riapre perché lo chiede il Vaticano ai sensi peraltro del concordato di cui l’Italia è fiera e che è stato rinnovato negli anni ’80. La discussione si riapre perché è assolutamente necessario farlo. La autodichiarazione dell’appartenenza di genere al di là di qualsiasi evidenza fisica, è un’autentica follia contenuta nell’articolo 1 che non può passare nel Parlamento. Discutiamo in maniera costruttiva, ma non si immaginino imposizioni. Se Enrico Letta da un lato ha aperto la discussione subito dopo si è visto tappare la bocca da altri esponenti del suo partito. Con la censura e i colpi di mano si governa la Cina, non la democrazia italiana. Su questo saremo chiari e inesorabili”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
Roma 22 Giugno 2021