“Rattrista vedere che Zan continui a mentire sulla proposta di legge che porta il suo nome. Il centrodestra vuole inasprire le norme tese a punire chi compie violenze ancor più spregevoli se motivate da pregiudizi sull’orientamento sessuale. Ma la legge che la sinistra vorrebbe approvare senza nemmeno discuterla al Senato, con uno spirito di vera intolleranza stalinista, all’articolo 1 liberalizza in maniera liquida la autodichiarazione di genere, che diventa quello percepito e quindi cambiabile in ogni momento lo si voglia, all’articolo 4 introduce norme ambigue sul piano con il rischio di criminalizzare semplici opinione, all’articolo 7 stravolge la scuola italiana mettendo anche bambini di 6 anni difronte a questioni complesse, illustrate non si capisce bene da chi. Pertanto non è una legge contro la violenza, come quella che noi del centrodestra abbiamo proposto con serietà, ma una legge tesa a introdurre una rivoluzione antropologica che non si vorrebbe nemmeno discutere in un ramo del Parlamento. Zan è estraneo alla democrazia. E direi che accanto al pericolo della omofobia, che va combattuto, abbiamo la minaccia della ‘libertafobia’, che caratterizza la sinistra, che vorrebbe abolire la discussione parlamentare e la democrazia, per imporre una svolta con molti profili non condivisibili”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
Roma 20 Maggio 2021