“Fino a quando dobbiamo sopportare la presidenza all’Antimafia di Morra? Leggiamo cose sconcertanti. Morra si reca al CSM per mettere pace nella corrente ‘amica’ del suo schieramento. In pratica cerca di sedare la lite tra Davigo e Ardita. Poi dice che Davigo gli mostra delle carte coperte da segreto nella tromba delle scale temendo evidentemente controlli nel suo ufficio. Davigo va in televisione e lo smentisce, dandogli praticamente del bugiardo. Volano gli stracci nelle galassie grilline. Era questa la nuova Italia che avanzava e che doveva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno? E anche Davigo conclude in questa maniera indecorosa la sua lunga e celebrata carriera di magistrato? Serve subito la Commissione di inchiesta parlamentare sulla magistratura. Ci sono le faide e le lotte che travolgono anche le vicende e le scelte della Procura di Roma, travolta dal Consiglio di Stato e dai ricorsi che nascono tra le lotte tra magistrati. E anche il racconto di Pignatone che nel libro di Sallusti e Palamara emergerebbe come colui che dava indicazioni su come votare nel CSM per la scelta della Procura della Capitale. Insomma da Roma a Morra, da Davigo al CSM lo scandalo dilaga in maniera incredibile. Il Parlamento ha il diritto e il dovere di indagare su tutto questo perché l’Italia ha bisogno di una magistratura saldo presidio della legalità e non luogo di scontri e di manovre occulte”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
Roma 12 Maggio 2021