“Invece di risposte arrivano gli avvertimenti dei Vopos. Su un giornale della sinistra un noto giornalista, che pensa di essere il dispensatore della verità e della giustizia, intima il silenzio a quanti chiedono che anche il Presidente del CSM, ovvero il Presidente della Repubblica, dica qualcosa sullo scandalo che sta travolgendo una volta di più il CSM e l’intera Magistratura. Non bisogna domandare, bisogna stare zitti, intima. Le domande, magari dieci, le fanno solo loro. Invece se i protagonisti sono Davigo, Greco e tanti altri esponenti del mondo giudiziario, il silenzio si impone. Se un esponente del centrodestra parcheggia in doppia fila, inchieste, speciali televisivi e randellate in testa, non escluse le 10 domande che proprio quel giornale rese celebri nei confronti di Berlusconi. Invece su Davigo non si può, come diceva quel famoso slogan dei pomodori in scatola. Altro gendarme del palazzo è Giancarlo Caselli, che su un altro quotidiano ipergiustizialista ha già giudicato ed assolto Davigo. Che può limitarsi a dire ‘ho parlato a chi di dovere’, non spiegando che cosa ha fatto con carte segrete o perché una sua collaboratrice si ritrovi accusata di averle spedite a destra e a manca. Gli stessi giornali che mandano gli avvertimenti a chi chiede al Presidente del CSM di parlare, sono quelli che, ricevuto il materiale incandescente, hanno evitato di pubblicarlo. In altri casi invece hanno dato spazio ad ogni illazione e ad ogni affermazione per quanto infondata. Non ci faremo tappare la bocca dai gendarmi, chiediamo a Mattarella di parlare”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
Roma 5 Maggio 2021