“Se quanto scritto oggi da Repubblica corrispondesse al vero, ossia che il governo precedente, il Conte bis, il governo giallorosso per intenderci, sia stato inattivo e totalmente inadeguato sui vaccini da opzionare, andrebbe messo sul banco degli imputati. Nella primavera 2020 – scrive il quotidiano – sarebbero bastati appena 70 milioni di euro per diventare ‘comproprietari’ del vaccino Astrazeneca garantendosi la priorità su milioni di fiale. Si sarebbe potuta contenere così la più grave strage umana del Dopoguerra. Inoltre, come riferisce lo stesso quotidiano, ci fu un’informazione dei nostri servizi di intelligence che allertarono il presidente del Consiglio sulla validità dei primi test del vaccino italiano Reithera che, se finanziato, poteva essere pronto nel primo trimestre 2021. Ma niente, né Conte che aveva la delega ai servizi né altri ministri del Conte-II risposero ai servizi italiani. Anche un non addetto ai lavori comprende la gravità di queste accuse e spero che presto il Copasir possa esaminare la questione. L’opinione pubblica ha il diritto di conoscere per farsi una idea più compiuta dei personaggi che hanno governato il Paese nella fase più drammatica della storia repubblicana. Anche la magistratura, spero quella più avveduta ed equilibrata, che crediamo esista ancora nel nostro Paese, dovrà svolgere il suo ruolo per acclarare le responsabilità ai vari livelli”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri
Roma 9 Aprile 2021