“Amazon ha successo. Fa offerte convenienti. Crea lavoro. Dicono in tanti. Ma a che prezzo e a quali condizioni? Massima e piena solidarietà a quanti oggi scioperano perché questa azienda crea più precariato che lavoro. Contratti capestro, condizioni inaccettabili, mancanza di prospettive. Questo attende chi lavora con Amazon. Che, ricordiamolo, paga tasse irrisorie. Hanno ammesso i suoi manager in testi che ormai sono oggetti di studio, che il carico fiscale ammonta più o meno all’1%, quando l’ultimo artigiano italiano paga tra il 30 e il 40%. Una vergogna l’impunità fiscale dei giganti della rete. Alla quale si inchinano governi e forze politiche. Per quale ragione? Io credo che la magistratura avrebbe molto da lavorare sul sistema di relazioni sindacali, sociali e politiche che Amazon ha realizzato. Il giorno di sciopero dei suoi dipendenti deve comportare lo sciopero degli acquirenti. Il risparmio di chi compra si realizza a spese della giustizia fiscale. Chi acquista pensa di fare una scelta conveniente, ma dovrebbe riflettere sul fatto che lui paga tasse salatissime mentre Amazon di fatto non le paga per nulla. E bisogna anche ricordarsi dei dipendenti. Eclatanti i casi che si sono registrati a Rovigo, di gente costretta a dormire nelle roulotte per poi comunque essere licenziata. Quella di Amazon è una storia di ingiustizia sociale. Bene fanno oggi a scioperare, ma bene farebbero le forze politiche e della giustizia a intervenire su questo colosso. Ho già chiesto a Draghi in occasione della fiducia di agire in questa direzione. Amazon deve pagare per tutte le tasse che non ha versato e per tutte le colpe sociali che ha accumulato”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 22 Marzo 2021