“Quando si vogliono approvare ad ogni costo leggi per scopi politico-elettorali, senza entrare nel merito delle norme, si rischia sempre di commettere gravi errori. Questo varrebbe per la sciagurata legge con cui Pd e sinistre varie regalerebbero la cittadinanza agli stranieri. Ma lo stesso varrebbe anche e soprattutto per il cosiddetto testamento biologico. Non si può su un argomento così sensibile premere l’acceleratore, e magari fare forzature regolamentari, pur di dire che a fine legislatura qualcosa si è fatto. La legge sul fine vita è scritta male. È sbagliata, perché favorisce stoltamente l’accanimento terapeutico e apre la strada contemporaneamente all’eutanasia. Non si può giocare così con la vita di tanti malati e dei loro cari. Personalmente resto convinto che l’alleanza terapeutica tra medici e famiglie sia l’unica che possa regolare fasi dell’esistenza in cui le decisioni spettano appunto ai familiari e ai medici. Sarebbe francamente sconcertante se il Pd insistesse soffocando il dibattito in Aula, consentendo modifiche necessarie a una norma in base alla quale si deciderebbe del destino di un uomo. Invito tutti a un supplemento di riflessione, per impedire errori sui quali non si potrebbe tornare indietro”.
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