Fra gli italici ‘Tarzan’ delle poltrone, sempre pronti a saltare da un incarico all’altro con risultati spesso discutibili, c’e’ anche Pier Luigi Celli. Francamente condivido quanto ha scritto Maria Giovanna Maglie oggi. E’ vero che il Parlamento ha dato un parere positivo alla nomina di Celli all’Enit, ma e’ pur vero che questo ente ormai non serve quasi piu’ a nulla e che il governo ha pietito il consenso su questa designazione. Celli non e’ certo passato alla storia per la sua esperienza di direttore generale della Rai ed ha poi guidato un’azienda telefonica che non e’ neppure nata, dilapidando un sacco di soldi. Fa bene Maglie a ricordare a chi dovrebbe promuovere l’immagine turistica dell’Italia gli scritti contro il nostro Paese che aveva vergato qualche anno fa. Riteniamo quindi che il governo dovrebbe agire in maniera diversa anche sul piano delle nomine. Se si pensa ad esempio che si considerano personaggi come Cappon o Iseppi, vecchi arnesi della preistoria Rai, in grado di guidare la tv pubblica vuol dire che siamo proprio all’anno zero. Chi pensa ai Celli ed ai Cappon e’ fuori dalla storia.
Evidentemente scambia le soffitte con i luoghi dove attingere competenze indispensabili per rilanciare il Paese.
GOVERNO: CELLI A ENIT? NO, SCRISSE CONTRO L’ITALIA
Iscriviti alla Newsletter
Scrivimi
Error: Server configuration issue