“Uno non ha un mestiere, non sa nulla di niente, cavalca il fenomeno grillino, alimentato da un comprensibile risentimento popolare, e si ritrova in parlamento. Non sa dove sia il Venezuela, quale sia la capitale del Cile. Cavalca ogni tipo di protesta. Insulta ogni tipo di casta. Scopre in età avanzata il congiuntivo. Va in Francia a vituperare Macron sfilando con i gilet gialli. Annuncia che la povertà è scomparsa solo perché ha introdotto il reddito di cittadinanza. Dimostra incompetenza ed ignoranza come tutti i suoi altri colleghi, non esclusi quelli che sono assurti ad alte cariche istituzionali. Poi finisce ministro degli esteri, indossa gli abiti imposti e si mette a leggere le veline scritte bene da abili e capaci funzionari che presidiano un ministero fondamentale.
Chi non crede in nulla può passare dai gilet gialli all’Atlantismo. Può passare dal sostegno al Venezuela a quello all’Unione Europea. Quando uno non sa nulla può sostenere qualsiasi cosa. Questa è la storia di esponenti apicali del movimento grillino. Movimento che oggi si dilania intorno al problema del doppio mandato. Questo è il problema. Vogliono rimanere incollati alle poltrone. Pronti a leggere le veline delle burocrazie ministeriali, che per fortuna difendono le istituzioni dagli ignoranti che le frequentano. E Grillo intanto teme la scissione perché un movimento grillino diviso non potrebbe garantirgli i 300.000 € per il blog. Questa è la verità. Altro che Ucraina e Nato. Siamo all’epilogo del niente, che deve essere rimandato a casa il prima possibile”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 21 giugno 2022