“Quella del 25 aprile è la festa della liberazione dell’Italia che riconquistava la democrazia cancellata da vent’anni di dittatura. Non è la festa dei terroristi fondamentalisti islamici di Hamas come alcuni ritengono dovrebbe essere. È una vergogna la strumentalizzazione di questo evento. È una vergogna inneggiare a gruppi di terroristi che hanno massacrato famiglie di ebrei, casa per casa. Del resto c’è un ritorno dell’antisemitismo, un sentimento vergognoso che caratterizzò in maniera turpe il ‘900 anche in Italia. Lo vediamo negli atteggiamenti di alcuni professori universitari, nella violenza di alcuni studenti. Indignano anche giornalisti che introducono esponenti politici chiedendogli: ‘Ma lei è ebrea?’. Quell’episodio della Rai resta uno dei capitoli peggiori di questi giorni. Ed è sconcertante che non abbia portato a conseguenze ed a sanzioni da parte della Rai. È una vergogna che qualche sindacato di giornalisti abbia solidarizzato con chi ha introdotto un ospite in una trasmissione radiofonica chiedendogli: ‘Ma lei è ebrea?’. In queste ore ricordiamo che la Brigata ebraica ha scritto la storia. Chi la insulta ha scritto pagine di vergogna. Chi inneggia ad Hamas è un terrorista come gli esponenti di Hamas. Chi sfila per la libertà, italiano, musulmano, cattolico, ebreo e di qualsiasi religione difende i valori della libertà contro il nazismo, il fascismo ed il comunismo, nello spirito di quella celebre risoluzione approvata dal Parlamento europeo contro ogni totalitarismo e ogni dittatura”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri
Roma 25 aprile 2024