“Ho già posto in Commissione di Vigilanza il problema della regolamentazione della campagna referendaria ancor prima che scattino i termini della par condicio. Per difendere il suo modello verticistico di Costituzione, Renzi ha avviato, attraverso la televisione pubblica e non solo, un’intensa campagna priva di regole. Tutto ciò è inaccettabile. Sono ancora più allarmato alla luce della stretta complessiva che si sta manifestando in materia d’informazione. In ambito Rai si assumono a decine dall’esterno dirigenti poco qualificati ma dotati rigorosamente di rito renziano. Si vogliono sopprimere programmi come ‘Virus’. Si stanno realizzando manovre di ampio respiro nel campo dell’editoria come, ad esempio, la reazione dei salotti buoni del Corriere della Sera. E all’opposizione vengono insidiati anche gli ultimi scarsi spazi mediatici. Sorprende l’improvviso licenziamento di Maurizio Belpietro dalla direzione di Libero. Una direzione battagliera, certamente non asservita al potere. La sua destituzione, come alcuni affermano, è legata alla necessità di piegare la testata alle ragioni del Sì? Dico a FI che ci dobbiamo svegliare. La pressione mediatica di Renzi, la sua invadenza, la sua prepotenza, a ruoli invertiti avrebbero causato una vera rivoluzione. Non possiamo accettare in silenzio l’occupazione del servizio pubblico radiotelevisivo, favorita peraltro da una legge incostituzionale. Non bisogna subire questa aggressione nel campo dell’informazione con acquiescenza e silenzio”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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